Palazzo De Angelis

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Il Palazzo De Angelis venne costruito nel 1873, come si legge nella data scolpita sulla chiave di volta del portale di pietra del portone d’entrata, su una preesistente casa formata da tre camere con tre bassi e un altro basso per uso di pagliera. 

Il capostipite di questa famiglia insediatesi a Roccella alla fine del 1700, fu mastro Antonino De Angelis, di Serra, che sposò Anna Maria Cartolano, figlia di mastro Domenico, anch’esso di Serra. Il matrimonio è avvenuto il 15 Dicembre 1784. Siamo nel secolo ove la popolazione roccellese, in crescita demografica, era costretta ad abbandonare l’antica Città, non avendo disponibilità abitativa sulla rocca, ragion per cui fu obbligata a trasferirsi alla Marina e costruirsi un’abitazione. In quel tempo Roccella offriva grosse opportunità di lavoro poiché necessitavano artigiani da utilizzare per la costruzione di case nei vari rioni roccellesi. Se si consultano i registri parrocchiali di quei decenni troviamo, infatti, tantissimi mastri del settore edilizio che, trasferitosi a Roccella per lavoro, hanno contratto matrimonio con ragazze roccellesi dimorando poi stabilmente. La categoria degli artigiani occupava un posto di rilievo nel tessuto sociale ed economico cittadino rispetto alla stragrande maggioranza della popolazione terrazzana e bracciantile, nonché marinara, che non possedeva un fazzoletto di terra per il proprio sostentamento familiare. Queste famiglie raggiungevano un buon livello economico da consentire ai propri figli di intraprendere studi universitari fuori regione o ecclesiastici.

Prendendo ad esempio la famiglia di Antonino De Angelis, su sei figli troviamo tre maschi: Raffaele Giuseppe, tintore; Vincenzo De Angelis, medico; Domenico Tommaso, merciere “pizzillaro”; le tre donne sposarono degli artigiani.

La crescita economica e sociale acquisita nel tempo da queste famiglie di artigiani permetteva di ingrandire le proprie abitazioni trasformandole in comodi palazzi, nel nostro caso, anche di impiantare un frantoio nei propri magazzini. Inoltre, questo sviluppo economico consentiva di confrontarsi con altre famiglie benestanti attraverso segni di distinzione nel tessuto sociale e civile della comunità.  

Il 18 Agosto 1838, i coniugi mastro Raffaele De Angelis e la moglie Teresa Alì, chiesero alle autorità vescovili (con tanto di atto notarile) di fondare una “Cappellania temporanea”, intitolata S. Raffaele Arcangelo, in favore del figlio “lettore” Vincenzo De Angelis (era nato il 17 Settembre del 1821), con la copertura economica del loro fondo di contrada Lacchi e la loro casa del luogo Petto Dell’Oro, per una rendita annuale di Ducati 54.57., per indire 2 messe al mese all’altare di S. Raffaele Arcangelo, nella vicina Chiesa del Borgo. Da precisare che le case, lato monte della via Garibaldi, quindi anche casa De Angelis, a quel tempo, venivano considerate accorpate al rione Petto dell’Oro. 

Per la cronaca familiare, D. Vincenzo De Angelis pervenne all’incarico di Canonico della Cattedrale di Gerace, morì a Roccella il 15 Febbraio 1874 e fu sepolto nella Chiesa di S. Giuseppe. 

Di questa famiglia da annoverare figure di primo piano nell’amministrazione pubblica e in quella professionale, tra gli altri si cita D. Antonio De Angelis, per diversi anni Sindaco di Roccella, verso la fine del 1800.

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