San Rocco Pellegrino

Carissimi Roccellesi,
meditando la vita evangelica di San Rocco ci accorgiamo che essa esprime una tensione verso l’Assoluto, propria del suo tempo, addirittura avvertendo in sé e nel prossimo la presenza di Dio fattasi carne in Gesù di Nazareth.
San Rocco è icona del Dio invisibile, «chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli» (Mt 10, 32-33).
San Rocco è colui che ha portato una croce, una piccola-grande croce e si è reso con le opere pellegrino tra i pellegrini, malato tra i moribondi e redento dal male sotto il segno della Croce.
Per questa sua prassi che lo ha indotto a percorrere le vie non solo di Cristo ma a mettere addirittura i suoi piedi sui passi di Gesù per farsi realmente il protettore dei pellegrini, degli appestati, dei contagiati, la Chiesa lo ha reso “l’avvocato” dei pellegrini, degli ammalati, dei farmacisti, dei becchini, dei conciai… Insomma degli ultimi, ma soprattutto del popolo di Dio.
A lui ci rivolgiamo con fiducia: «O glorioso San Rocco, che nelle pubbliche e private calamità hai sempre manifestato la tua efficace protezione continua, te ne preghiamo, a rivolgere benigno lo sguardo sopra di noi e le nostre famiglie, e sopra l’intera città, affinché siamo sempre liberi da ogni flagello, ma soprattutto dal peccato; sicché, dopo aver atteso fedelmente in questa vita ad amare e servire Iddio, meritiamo, per la tua intercessione, di conseguire e di godere con te il premio celeste per tutta l’eternità. Amen».
(Padre Francesco Carlino)