San Giuseppe
Carissimi Roccellesi,
l’annuale festa di San Giuseppe ci sprona a riscoprire la santità della vita intesa come dedizione totale a Gesù e alle esigenze del suo Regno. Giuseppe si mostra modello insuperabile di chiunque voglia accostarsi sinceramente a Gesù e per questo motivo anche la Chiesa, nella liturgia, domanda a Dio che le doni «la stessa fedeltà e purezza di cuore che animò San Giuseppe nel servire il verbo incarnato e di camminare davanti a Dio nelle vie della giustizia e della santità» e consacra se stessa alla medesima missione di custodire e servire Gesù. Lo stesso Gesù, quando parla in parabole, sembra fare frequenti riferimenti alla figura di San Giuseppe. Quando parla di quel tale che vende i suoi averi per comprare un campo dove è nascosto un grande tesoro o del mercante di perle che vende tutto, pur di comprare la perla più preziosa (Mt 13,44-52), Gesù sembra proprio parlare di Giuseppe come di colui che ha scoperto il regno di Dio e lascia tutto per esso. Giuseppe ha quindi donato tutto se stesso per il servizio al prossimo e a Dio e ricorda a tutti noi che l’uomo è tanto più idoneo a realizzare le opere di Dio, quanto maggiormente lascia che sia Dio ad emergere. San Giuseppe dunque ci mostra la via per farci santi e ci insegna che non servono grandi opere ma bastano le virtù comuni, ma vissute in modo autentico: l’impegno, la coerenza e il dono di sé.
Possa san Giuseppe sostenerci nella nostra vita quotidiana, ed insegnarci a conformarci sempre più a Gesù Cristo nostro Signore per essere degni di dirci cristiani.
Sia lodato Gesù Cristo
(Padre Francesco Carlino)